Ode al “K2”

Ci sono città che per arte, storia e cultura hanno la fortuna di essere più vivibili di altre…

Ci sono città che hanno la fortuna di avere locali caratteristici che per tradizione, qualità, simpatia sono “un punto di riferimento” importante per la vita sociale dei propri cittadini…

Noi Ferraresi abbiamo entrambe le fortune…

Se mentre stai aspettando il verde pedonale davanti alle poste ti arriva alle orecchie un …..AAOOOO non impressionarti: è solo l’eco finale di un saluto che ha riservato Giorgio ai suoi clienti, nessuno escluso! La famiglia Grossi è così, anche se spendi solo due euro per un gelato ti tratta come il cliente che entra da Bulgari in via Condotti a Roma o nella Fifth Avenue a Manhattan. Un minuto per scambiare due chiacchiere i proprietari lo trovano sempre, anche solo per augurare buona giornata ai fortunati clienti che, inconsapevolmente, sono entrati per la prima volta pensando di entrare in una gelateria qualsiasi. E anche le decine e decine di ragazze che con grande pazienza Giorgio, Stefano, Tania e anni fa il fratello Gianni hanno avviato e avviano alle sapienti “spalettatine”,  considerata la loro gentilezza e simpatia, o sono educate per natura oppure c’è qualcosa dietro al bancone che, pungendole, inietta un virus appena indossano la divisa del K2!

Il paragone con Bulgari può sembrare, forse, azzardato e fuori luogo per chi non ha mai assaggiato il gelato del K2, ma chi è un affezionato cliente sa bene quanto siano preziose quelle vaschette che ti si presentano appena varchi la soglia.

Sai immediatamente dove guardare. Attraverso un vetro che mette in luce la quasi maniacale cura della pulizia trovi subito i tuoi riferimenti che sono da sempre collocati al loro posto. Una collocazione che dà vita propria alle tradizionali “colonne portanti” dell’impareggiabile gelateria. Il K2 e il Croccantino li trovi solo qui infatti , confezionati con una qualità ed una cura che non trovano eguali in nessun altro posto al mondo.

In mezzo a tutto questo ben di Dio si prova anche qualche disagio però! Sai che puoi fare lo sfacciato e chiedere anche cinque gusti perché nessuno ti dirà di no (altra peculiarità che trovi solo in via Armari!), ma ti fai scrupolo e allora devi scegliere. Se hai la fila che preme sei investito da un vero e proprio dramma: a cosa rinunci? Al Pistacchio fatto con i migliori pistacchi prodotti in Italia o alla Nocciola fatta con le migliori nocciole che si trovano in commercio? O all’impareggiabile Crema del K2? O al miglior Cioccolato che trovi sulla piazza? O ai gelati alla frutta fresca di stagione che le ragazze preparano lì al bancone? O agli esperimenti di Stefano come la buonissima Zucca che ti fa sentire anche a casa? O… o… o?

Alla fine spari, magari scegli il gusto appena “sfornato” per essere il privilegiato che spiana la vaschetta, oppure ti rifugi nei tuoi gusti tradizionali, oppure provi a comporre un’armonia di gusti ben assortiti tra di loro, oppure……. oppure……. tempo scaduto, ti sono usciti due o tre “nomi propri” di gelato (perché, come detto, il gelato del K2 ha vita propria) e ora non ti resta che attendere. La paletta si muove velocemente e cominciano ad attaccarsi i numerosi petali  che comporranno quel cono che spesso assume la bellezza di un fiore appena sbocciato. Al K2 non c’è bisogno di mantecare il gelato, lo raccolgono così com’è e mentre  tu lo pregusti con l’acquolina in bocca in un baleno te lo porgono in mano!

Puoi finalmente azzannarlo, poi ci giri attorno con la lingua. Conosci perfettamente il sapore, ma tutte le volte ti sembra più buono di come lo ricordavi.

Se non hai il tempo di dare un’occhiata ai giornali non ti resta che salutare, “Ciao, grazie”… “Ciao, grazie a te” ti giunge dalla voce sommessa della ragazza di turno, “CIAAAOOOOO” tuona Giorgio, mentre entrambi con lo sguardo su di un altro nuovo cono, di un altro fortunato privilegiato cliente, stanno già spalettando la composizione di un’altra piccola, ineguagliabile, grande opera.

Grazie K2, grazie di cuore, sei uno dei miti della nostra stupenda Ferrara.

Ruggero Tosi

Un commento su "Ode al “K2”."

  1. Troooppo forte! Avevo già letto anche quello di Orsucci e sono entrambi di piacevole lettura perchè è facile riconoscersi nelle cose che dici. Io però avrei citato anche la viennese! Inoltre è un ottimo spot anche per Ferrara, l’hai mandata ai giornali?

  2. Grazie dei complimenti ma come nel caso di Giulio mi sono solo limitato a raccontare una parte di Ferrara a cui non viene dato il giusto merito. In un mondo in cui ormai è passato il concetto che bisogna guadagnare tanto e in poco tempo, ovviamente a scapito della qualità e di olio di gomito, ho citato due esempi di come, secondo me, ci si senta realizzati soprattutto cercando di far bene il proprio lavoro in modo originale e con tanta passione, rimanendo attaccati alla tradizione senza intaccare la qualità. Non l’ho mandata ai giornali semplicemente perchè non credo me l’avrebbero pubblicata ma se si potesse fare non avrei problemi. Grazie ancora P.S.: sulla viennese hai ragione! 🙂

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