Domenica 12 e lunedì 13 giugno saremo chiamati ad esprimere il nostro voto per i quattro referendum che riguardano acqua, nucleare e legittimo impedimento. Il valore politico e simbolico va oltre il contenuto, comunque centrale, dei quattro quesiti: è in gioco il modello di società che noi italiani vogliamo.
Il PD chiede di votare 4 SI per garantire il valore pubblico dell’acqua ed un governo pubblico del sistema idrico (quesito 1 scheda rossa e quesito 2 scheda gialla); per evitare che le future generazioni siano vincolate alla scelta irreversibile del nucleare (quesito 3 scheda grigia); per far sí che l’Italia torni ad essere un paese in cui la legge é uguale per tutti (quesito 4 scheda verde).
Raggiungere il quorum e riaffermare questi valori sarebbe l’ulteriore dimostrazione che l’Italia ha voglia di cambiare.
Oltre ad andare, ciascuno di noi, a votare domenica o lunedí, é fondamentale in questi ultimi giorni spiegare ad amici e conoscenti che con il proprio voto ognuno puó dare un contributo prezioso per il futuro del nostro Paese, dei nostri figli, dei nostri nipoti e di tutti coloro che erediteranno queste nostre fondamentali scelte.
C’è chi non la pensa come me o come il PD e, anzichè esprimere il no, chiede di non andare a votare. E tutto questo dopo il maldestro tentativo di boicottare il referendum con un decreto farsa smascherato dallo stesso delirio di onnipotenza di un personaggio che pensando di poter dire tutto quello che gli passa nella testa, senza doverne rendere conto a nessuno, come peraltro è solito fare, lo ha candidamente confessato. Fortunatamente sia la Cassazione che la Consulta Costituzionale ne hanno tenuto conto. Questa mancanza di senso civico in un uomo delle istituzioni è una cosa assolutamente vergognosa.
Buon voto a tutti.