Tutte le palestre a canone agevolato, una cosa su cui non si può e non si dovrebbe nemmeno discutere ma….

L’iter di abolizione delle Province, cosa voluta da tutte le forze politiche ma portata avanti e realizzata solo da questo governo, sino al suo completamento ha dato, dà e darà origine a delle imprescindibili problematiche dovute ad un cambiamento così radicale. Queste inevitabili difficoltà di persorso spesso ricadono sulle Amministrazioni locali le quali, coscientemente e coerentemente, sono chiamate a dare risposte e soluzioni transitorie per favorire questa ormai ineluttabile trasformazione senza farla pesare sui propri cittadini. Uno di questi problemi è arrivato oggi (lunedì) in Consiglio Comunale. Le palestre della Provincia, gestite dal Comune, a causa del bilancio delle Province stesse quest’anno non avrebbero potuto essere assegnate alle Società Sportive del territorio con il medesimo canone agevolato degli impianti di proprietà del Comune di Ferrara. Per evitare dunque che si creasse una disparità di trattamento in termini economici tra chi usufruisce delle palestre comunali e chi utilizza quelle della Provincia l’Assessore allo Sport Merli, prima in Quinta Commissione poi in Consiglio, ci ha presentato e spiegato una convenzione con cui ha recuperato, risparmiando da altre spese di gestione, i 32000 euro che avrebbero dovuto essere altrimenti sborsati dalle Società Sportive del nostro Comune per fare la medesima attività dello scorso anno. La delibera ovviamente è passata ma solo grazie ai voti della maggioranza e di M5S. Dispiace immensamente che, per un tema sociale così importante come il sostegno a chi, con enormi difficoltà, consente di praticare quotidianamente lo sport ai nostri giovani e ai nostri concittadini, Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e GOL abbiano dato un voto di astensione.

Un commento su "Tutte le palestre a canone agevolato, una cosa su cui non si può e non si dovrebbe nemmeno discutere ma….."

  1. Caro Uggi, conosco le Province e la riforma evendoci lavorato per quasi 15 anni!
    Ritengo che in primo luogo la riforma sia stata un errore non tanto per l’abolizione in se quanto per non aver valutato in alcun modo gli effetti e le ricadute che ci sarebbero state. Parli di sport (argomento di cui so poco almeno dal punto di vista amministrativo) io conosco meglio la situazione delle strade… Vedrai che a breve saranno necessari interventi dei comuni di questo tipo su altri argomenti dove però il costo complessivo che ci sarà da sostenere non saranno più qualche decina di migliaia di euro ma qualche centinaia… E a quel punto, quale comune con le finanze sempre in bilico potrà permetterselo?
    E cosa succederà, sempre parlando di sport, per tutte le altre palestre di istituti provinciali sul territorio? Non tutti i comunisono Ferrara e questo andrà certamente a scapito di chi in provincia vorrà fare sport!
    Del resto non tutti potranno venire a Ferrara!
    La famosa soluzione a macchie di leopardo che, pur con tutti i difetti, le Province riuscivano a gestire.

    Un saluto,
    Daniele

  2. Che questa riforma, così come quella che ha abolito le cirscoscrizioni, abbia avuto una spinta prettamente populistica è indubbio e, a mio parere, quasi scontato. Condivido il tuo pensiero ed anch’io avrei fatto altro per “ascoltare” la voglia di cambiamento dei cittadini contro chi ha abusato e sfruttato denari pubblici con la politica. Il tema del mio post però è esattamente in linea con questo. Le stesse forze politiche che hanno sbandierato quella riforma come un toccasana del nostro stato sociale di fronte ad un legittimo intervento proposto dal Comune per superare un problema che andava a toccare nel vivo le nostre società sportive hanno preferito lavarsene le mani.

  3. Già corretto Leo, scusa.. direi che ho anche supportato,col mio precedente commento, la tua posizione..

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