E’ già tempo di auguri…

Non può che essere un velo di tristezza ad accompagnarci nel 2013. Si è lasciata spegnere all’età di 103 anni e la sua assenza è già ora un vuoto assordante. La sensazione che provo è che se ne stia andando tutto quanto di buono è stato fatto da una generazione di persone che non riesco più a riconoscere in altri. Sono però consapevole che è una visione pessimistica. Un anno difficile, difficilissimo con tanti episodi che hanno messo a dura prova la coesione sociale e la speranza di guardare ad un futuro prossimo con lo spirito giusto. Il terremoto: nella mia vita professionale era ben lungi da me pensare di doverlo gestire qua a casa nostra, un’esperienza lavorativa in cui un frullato di sconforto, esperienze, emozioni, lavoro, amicizie, stanchezza, orgoglio, volontà, ….. hanno segnato un lungo periodo di questo 2012. Il tempo è stato riempito in modo anomalo ed indefinibile con un qualcosa che ci ha segnato probabilmente per sempre. La politica: dopo aver offerto tutto quanto di peggio ci si possa aspettare ci ha dato un anno di tregua, di grande sofferenza economica e sociale ma pur sempre di tregua. Mi sento parte integrante di una parte di essa, l’unica che sta lottando strenuamente per combattere ciò che sembra un mostro invincibile. Tanti mi ripetono che siamo tutti uguali ed io, che so bene che non è vero, spero tanto che almeno una volta succeda un miracolo e che ci venga data l’opportunità di governare. Non è mai stato così checchè se ne dica, ci è sempre stato presentato il conto ed ogni volta che ci abbiamo provato c’è stato qualcuno che ce lo ha impedito perchè in questa grande Italia ce n’è una larghissima parte che è misera misera, non economicamente ma di valori e di etica. Ho tanta voglia di vedere un mondo più giusto dove ognuno possa ricercare la sua felicità senza dover fare i conti con gli aspetti peggiori dell’uomo, so che non è facile ma il mio idealismo mi spinge a crederci sempre. BUON 2013.

“O giorni o mesi che andate sempre via, sempre simili a voi è questa vita mia, diverso tutti gli anni ma tutti gli anni uguale, la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare”

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