MI DISPIACE, NON MOLLO! ESIGO CORRETTA INFORMAZIONE!

Ha tentato goffamente di rispondermi eludendo tutte le mie domande e la mia considerazione di fondo ma io non mollo!! Ecco l’ulteriore seguito….

Il Consigliere Tavolazzi continua ad ammettere la mancata conoscenza di come è organizzata l’emergenza medica, tentando di nasconderla in una valanga di parole inutili e di copia incolla.

  • L’ospedale di riferimento non è affatto quello più vicino, ma quello che la pianificazione regionale ha identificato, e sta strutturando e attrezzando adeguatamente a Cona. Se le scuole fossero organizzate come gli ospedali, ebbene sì, tutti gli studenti della Provincia oltre la terza media dovrebbero andare nella scuola di riferimento unica situata in posizione baricentrica non per una minoranza ma per tutti quelli della Provincia.


  • Cona è pianificato per svolgere al meglio il ruolo di riferimento provinciale (360 mila persone) affidato al Sant’Anna. Chiedere che il Sant’Anna sia baricentrico alla sola città di Ferrara (l’intero Comune è di 135 mila abitanti, ma vogliamo almeno togliere quei 50 mila per i quali Cona rispetto a Giovecca è raggiungibile più velocemente o nello stesso tempo?) senza tener conto delle esigenze della maggioranza dei potenziali utenti che a Cona arriveranno prima che in Giovecca per il semplice fatto di non doversi intrigare nel traffico cittadino è assurdo e/o furbescamente demagogico.

  • Al Sant’Anna confluiscono da tutta la Provincia, tutti i giorni, tutti i casi di infarto che necessitano “di intervento medico chirurgico in ospedale” (si chiama angioplastica primaria). Ma anche tutti i casi di ictus che necessitano di trombolisi. E tutti i casi di fratture ossee che necessitano di intervento urgente. E si potrebbe continuare con una lunghissima lista. In parole povere la regola è: tutti i casi non banali della Provincia vanno al Sant’Anna, non all’ospedale “di norma il più vicino” come si inventa Tavolazzi.

  • Al Sant’Anna in Giovecca (prossimamente a Cona) confluiscono tutti gli infarti, ictus, emorragie cerebrali, aneurismi aortici, trombosi arteriose delle gambe, ecc. ecc. non solo degli abitanti di Comacchio, Lagosanto, Cento, Argenta ecc. (tanto per citare cittadini che pure hanno un ospedale sotto casa) ma persino di tutti gli abitanti di Ferrara (compresi quelli dei quartieri Nord, Nord Ovest e Centro) colpiti da quelle malattie acute mentre soggiornano nelle loro seconde case ai Lidi. Se questo è possibile per tutti senza che i tempi di trasporto si traducano in stragi, perchè dovrebbero temere gli abitanti di Casaglia, i quali per raggiungere Cona ci metteranno sicuramente molto meno?

  • Trovo molto grave l’ignoranza sull’esistenza di norme di legge sull’organizzazione dell’emergenza (“Quale norma? Quale riguardo? Il consigliere, citando il nulla…”). Conferma così ancora una volta che parla di cose che non conosce. Si informi e vedrà che i tempi di arrivo dei soccorsi sul luogo della chiamata sono stabiliti, mentre nessuna norma disciplina i tempi di arrivo in ospedale. E le ragioni sono evidenti a chi conosce quanto riassunto sopra.


  • Se non bastasse, Tavolazzi non capisce nemmeno cosa siano “le frazioni che oggi sono più distanti dall’ospedale in Giovecca di quanto non lo saranno domani altre frazioni dall’ospedale di Cona”. Allora facciamogli un esempio: da Parasacco a Giovecca sono più di 20 km; da Casaglia a Cona, saranno circa 20 km. La domanda era e rimane: perchè Tavolazzi è indignato per i 20 km che toccheranno agli abitanti di Casaglia per andare a Cona, ma non ha mai speso una parola per gli abitanti di Parasacco che da anni hanno una distanza anche maggiore dall’ospedale? Dal 2003 profetizza disastri per chi da Casaglia dovrà andare a Cona, ma allora perchè disastri anche maggiori (visto che i tempi di percorrenza per gli abitanti di Casaglia saranno inferiori fruendo di comodi assi viari di grande percorrenza se davvero ogni minuto può essere fatale) non lo hanno interessato sino ad ora per Parasacco e dintorni?

  • Ma anche se non esistesse Cona e il Sant’Anna rimanesse in Giovecca per l’eternità, se ogni minuto davvero contasse nel senso che dice Tavolazzi risulterebbe che da decenni tutti se ne fregano della vita di chi abita a San Bartolomeo in Bosco e da sempre ha percorsi ben più lunghi di chi abita in viale Cavour? Dalla logica di Tavolazzi dovremmo dedurre che la vita dei cittadini ha valore diverso a seconda della residenza? E se a uno viene l’infarto lontano da casa come calcoliamo il valore della sua vita, lo salviamo o no?

  • In realtà, dopo la stabilizzazione extra-ospedaliera delle emergenze operata dal 118, esiste un ragionevole margine di tempo tollerabile entro il quale le cure necessarie possono essere somministrate senza rischi ulteriori per il paziente. Nell’insieme, l’organizzazione delle emergenze è tale per cui ogni cittadino della Provincia di Ferrara ha le stesse probabilità di essere soccorso e curato con la stessa efficacia, indipendentemente dal punto del territorio provinciale in cui si trova. L’elisoccorso è uno dei mezzi con cui si provvede ad assicurare quanto sopra, consentendo trasporti molto celeri quando chi è professionalmente preparato ed è preposto a questa funzione lo giudica necessario. Il Sant’Anna a Cona, così come lo è ora in Giovecca però con qualità notevolmente inferiore, è un presupposto indispensabile per assicurare massima qualità ed efficienza non solo all’emergenza, ma anche alle cure ospedaliere per tutti i casi più complessi di tutti i cittadini della nostra Provincia, secondo un sistema ben collaudato e verificato in Italia, in Europa e in altri continenti.

  • Siccome tutto questo è di facile comprensione, prendo allora atto che non ci sono le condizioni per discutere seriamente con chi non conosce ciò di cui si parla, ne ignora persino i riferimenti normativi, non ascolta e/o non vuol capire ciò che gli si dice, non trae conseguenze logiche e coerenti nemmeno dalle proprie argomentazioni.

Ai cittadini e ai lettori attenti, che sono l’unico vero motivo per cui ritengo sia giusto perdere molto del mio tempo in questo scambio epistolare con Tavolazzi, ricordo e dico ancora una volta: in caso di emergenza chiamate il 118 che è un buon servizio ora e lo sarà sempre sia che l’ospedale si trovi in Giovecca o a Cona mentre per quanto riguarda il Pronto Soccorso la struttura di accoglienza che avremo a Cona sarà di gran lunga migliore di quella odierna e questo sarà un bene per tutti i ferraresi e non solo. Questa è assolutamente la verità confortata da dati oggettivi, tutto il resto, come i soliti attacchi personali che ora sono diventati anche minacce (scriva pure a chi vuole, sono una persona trasparente, onesta e corretta che non vive di politica o solo per la politica, non ho scheletri nell’armadio e non sono alla ricerca di voti né per me né per il PD), non riguarda la salute dei cittadini ma altro che a me personalmente interessa ben poco. Esigo, e sappia l’esponente di ppf che continuerò ad esigerlo, solo corretta informazione su temi così importanti.

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