LA QUERELLE CONTINUA!

So che non è possibile avere l’ultima parola con il Consigliere Tavolazzi, ma non posso esimermi dal commentare per l’ultima volta questa errata informazione data ai cittadini fondata sull’insinuazione che il 118 e chi lo dirige non siano all’altezza dei loro compiti e, ancora peggio dal punto di vista morale, sul tentativo disperato di far credere che un pronto soccorso a Cona e non in Giovecca possa aumentare i decessi dei casi di emergenza.

Se il Consigliere Tavolazzi avesse letto attentamente le mie precedenti lettere si sarebbe accorto che avevo già risposto alla sua lunga sequenza di domande (“lei non conosce nemmeno lontanamente il personale del 118 sia dal punto di vista umano che dal punto di vista professionale né tantomeno il percorso formativo che questi bravissimi operatori seguono” “i progressi avuti in questi anni con l’avvento del 118 e di quanto questo servizio abbia migliorato la sicurezza dei nostri concittadini”). Affermazioni che, unitamente alla dislocazione territoriale studiata da persone competenti e capaci, garantiscono risposte efficaci e tempestive alle emergenze dell’intero nostro territorio provinciale. Al contrario il consigliere Tavolazzi continua furbescamente ad “ignorare” volutamente la mia domanda che è chiarissima. Ancora una volta però, per sfortuna principalmente del malcapitati ma anche sua, leggiamo su un quotidiano locale di oggi (12/06/2010) di due sventurati motociclisti coinvolti in un incidente a Consandolo i quali per le gravi condizioni sono stati trasportati al Sant’Anna di Ferrara (26,5 km.) anziché all’ospedale di Argenta (7,5 Km.). Vuole il consigliere Tavolazzi per favore dare finalmente risposta e/o spiegazioni a questa scelta che ha messo così in serio pericolo la vita dei due feriti allungando il tempo di trasporto o ha così paura di far conoscere la verità ai cittadini? Vuole il consigliere Tavolazzi spiegarci perché la norma che legifera al riguardo tratta solo i tempi di arrivo sul luogo dove si è verificata l’emergenza e non quelli di trasferimento a un Pronto Soccorso? Forse perché questo non deve essere fatto al Pronto Soccorso più vicino ma a quello (anche se più lontano e saltando comunque ogni tappa intermedia) dell’ospedale meglio in grado di assicurare tutti i trattamenti necessari con il massimo della qualità delle cure? Il consigliere Tavolazzi si è mai chiesto perché l’ambulanza quando arriva sul posto staziona spesso a lungo per soccorrere il malcapitato senza ripartire immediatamente ed allungando così notevolmente i tempi di arrivo in ospedale? Cosa serve calcolare i tempi di trasporto dai “quartieri del Comune” fino a Cona, quando le emergenze invece arriveranno a Cona da una intera provincia e persino da una fascia confinante di altra Regione? Cosa serve calcolare quei tempi se poi un ferito può rimanere incastrato anche un’ora o più tra le lamiere di un’auto incidentata? Cosa serve sapere i minuti e i secondi che un’ambulanza impiega per andare da Casaglia a Cona se poi, in caso di vera emergenza e a giudizio esclusivo dei soccorritori, sarà un elicottero ad eseguire il trasporto dal punto di atterraggio più vicino disponibile?

Perché per le frazioni che oggi sono più distanti dall’ospedale in Giovecca di quanto non lo saranno domani altre frazioni dall’ospedale di Cona il consigliere Tavolazzi in passato non si è mai indignato né ha mai paventato pericoli mortali in caso di emergenza? Forse la vita di un abitante di Marrara o di Parasacco valeva meno di quella di un cittadino di Casaglia? Perché il consigliere Tavolazzi, che ha letto come tutti noi su “Sant’Anna & Notizie” di questo mese le dichiarazioni del nuovo Direttore dell’Emergenza del Sant’Anna (“il servizio del 118 è ben strutturato e articolato sul territorio cittadino…” e tutto quel che segue) non ne denuncia la “scorrettezza deontologica” e la “mancanza di professionalità” o la “difesa esclusiva di scelte sbagliate compiute dal proprio partito”?

Ormai credo di averlo dimostrato a più riprese: il problema non sta nelle nostre risposte, ma nelle domande fuorvianti e non pertinenti che Tavolazzi continua a fare non conoscendo la materia. Spero che PpF e Tavolazzi si degnino finalmente di ascoltare, non tanto un qualunque Consigliere Comunale come me, ma almeno quanto spiegano fior di esperti della materia. Se così non fosse purtroppo i dubbi che non si tratti solo di una scarsa e superficiale conoscenza della questione, come invece io voglio continuare a credere, a questo punto non potrebbero più essere esclusi a priori.

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