La Spal, lo Stadio, la Città, la Politica

Ieri è andato in scena il secondo atto di ciò che si è portato dietro, dal punto di vista politico, il miracolo sportivo chiamato Spal. A distanza di un anno, con la prospettiva di una permanenza in A che speriamo si concretizzi in questo palpitante finale di campionato, ricorre nuovamente l’obbligo di adeguare lo stadio alle prescrizioni che impone la lega calcio per poter disputare le gare a Ferrara. Credo sia evidente, ma a quanto pare non per tutti, che l’unica soluzione praticabile, sia dal punto di vista economico che temporale, sia portare a 16000 posti il Paolo Mazza. Fortunatamente l’interlocutore privato, la famiglia Colombarini ed il Presidente Mattioli, è serio e collaborativo. Questa condizione, con la conseguente ripartizione costi, programmazione lavori e snellimento delle procedure, ha consentito l’anno passato l’ulteriore miracolo di fare i lavori a tempo di record e giocare tutte le partite interne davanti al nostro pubblico. Tutto ciò si ripresenta anche quest’anno. Purtroppo, da quanto è venuto fuori nella discussione ieri in Consiglio Comunale, ci siamo resi nuovamente conto che questo onere/onore ce lo dovremo portare avanti nuovamente da soli. Le crtiche al progetto ed i commenti surreali di M5S, Forza Italia, Fratelli d’Italia e GOL alla fine sono sfociati in un voto di astensione ma solo
per la paura mediatica che provocherebbe un voto contrario che, da quanto hanno affermato durante il dibattito, avrebbe dovuto responsabilmente venire fuori dai loro banchi. E tutto ciò nonostante a distanza di un anno sia emerso chiaramente che questa avventura sportiva sia diventata una opportunità per tutta la città sotto tantissimi profili. Nel mio intervento ho chiesto all’Amministrazione di farsi parte attiva per ragionare su qualcosa che in realtà non è una nostra diretta competenza e cioè la questione sicurezza. Il piano messo in atto per ospitare i tifosi ospiti prevede che quasi tutto il Quartiere Giardino sia intercluso per far parcheggiare i mezzi della tifoseria avversaria. Questa situazione evidentemente rappresenta un grosso disagio per i residenti ed anche un pericolo in caso ci sia la necessità di far arrivare i mezzi di soccorso in quelle vie. Molto meglio, a mio parere, sarebbe valutare la possibilità di utilizzare parcheggi scambiatori fuori città perchè questo permetterebbe di mitigare molti dei disagi che uno stadio in centro città si porta necessariamente dietro.

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